Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto,
questo aiuto non potrà venire che dal bambino,
perché in lui si costruisce l’uomo.
Maria Montessori
Gennaio 2021
Giovedì 7 gennaio 2021
Cominciare l’esperienza con una II. Non sapere esattamente come ma essere contenti dell’esserci. Ascoltare C. che spiega i buchi neri all’intervallo. Scegliere tra arte e musica di tenere una lezione di arte sul disegno astratto e il disegno figurativo. Scoprire che la Monna Lisa ha un sorriso “sospettivo”. Ottenere come risposta alla domanda su come si stia in Russia che lì si sta male perché non ti capiscono quando parli italiano.
Venerdì 8 gennaio 2021
Riscoprire il fermacampione per il lavoretto della befana. Disegnare skin di Fortinite fingendo di essere capaci di disegnare. Salvarsi così dal non aver ancora imparato come gestire il tempo. Ricevere il primo disegno da S. di 2°D. Leggere una poesia sulla befana che è cambiata e ha imparato che non ci sono bambini “cattivi”. Sorridere per questo nuovo metodo pedagogico.
Lunedì 11 gennaio 2021
Ricevere il mio primo ritratto fatto da un bimbo. Scoprire che a M. i colori caldi non le fanno paura perché sono accesi. Ascoltare musica fredda e musica calda, come i colori. Mangiare il tortino della mensa prima che sia lui a mangiare te. Assistere alla scena di M. e F. che si fidanzano tramite bigliettini scambiati in segreto durante la lezione. Godersi il sole.
Martedì 12 gennaio 2021
Svegliarsi presto e venirne ripagati. Fare lezione di materie alternative. Ascoltare storie di immigrazione e di integrazione in alcuni casi riuscita in altri casi fallita. Parlare di diritti, doveri, rispetto. Ricordare l’importanza del nome. Spiegare la quinta decina in IIA. Sorprendersi mangiando seppie e piselli in una mensa di scuola elementare. Godersi il sole, nuovamente.
Mercoledì 13 gennaio 2021
Avere solo due ore.
Giovedì 14 gennaio 2021
Fare supplenza in una quarta per la prima volta. Scoprire una nuova mensa. Osservare un abbraccio ai tempi del COVID perché serve per far smette di piangere. Sopravvalutare il proprio titolo di istruttore regionale di minibasket e portare venticinque bambini in palestra per la prima volta dopo il COVID. Tornare dalla palestra dopo pochissimo quasi esaurito e voler stracciare il tesserino. Interrogare in geografia e non riuscire a dare meno di “molto bene”. Dare “benissimo” a D. che ripete con le braccia dietro la schiena e con piglio da divulgatore. Aspettare fuori da scuola i genitori (guarda caso) in ritardo dei bambini (guarda casi) più casinisti. Avere tanto tanto sonno.
Venerdì 15 gennaio 2021
Concludere la prima settimana piena. Rendersi conto che è finalmente venerdì. Pensare che questo fatto del venerdì possa bastare. Notare che la scrittura aumenta con l’andare avanti del tempo.
Lunedì 18 gennaio 2021
Ricevere gli auguri di compleanno dalla classe e i complimenti di A. per il maglione nuovo. Seguire la spiegazione sullo zero in prima elementare. Scoprire che lo pneumatico è la ruota della… “Fortuna!” urla F. tutto contento. Insegnare in compresenza che è con accento spiega, e senza accento unisce. Ascoltare le ricerche sui dinosauri della terza. Scoprire che “corretto insieme”, anche scritto C.I., è vivo e lotta insieme a noi. Scoprire che la cosa del “vivo e lotte insieme a noi” vale anche per Pierino, la nonna non raccolta da terra e la cugina Della che muore anche nel 2021.
Martedì 19 gennaio 2021
Cominciare la giornata “lunga” di sei ore con una valanga di brina. Essere messo in palestra con la quinta perché si è sparsa la voce del tesserino da istruttore. Sentirsi dire da G. di IA che il maglione che ho addosso è lo stesso di ieri. Non sapersi giustificare e comprendere che ai bambini non sfugge niente. Rendersi conto a mensa di quanto le mascherine tolgano alla possibilità di scambiarsi emozioni. Ascoltare tre storie in contemporanea all’intervallo sviluppando un multitasking narrativo da affinare. Affiancare una maestra navigata e cercare di carpire ogni cosa possibile. Spiegare l’universo in quinta e cavarsela discretamente. Correre subito dopo scuola a una visita importante e uscirne felice.
Mercoledì 20 gennaio 2021
Seguire una quinta per due ore. Insegnarne una di geografia. Far scoprire ai ragazzi che “Ma con gran pena Attilio le reti cala giù”. Portarli in palestra. Fare merenda con lo yogurt. Essere felice del fatto che tutti i bambini mi chiedano di lavare il vasetto dello yogurt prima di buttarlo nella plastica e ringraziare il #fridayforfuture. Spostarsi in prima e seguire una verifica di scienze sulla vista. Tornare in palestra con la prima e raccontare una storia di astronauti e alieni per esplorare gli schemi motori di base. Ricevere a mensa i complimenti della cuoca perché “È una soddisfazione vederti mangiare tutto”. Ascoltare A. che mi racconta che per lavarsi immagina che la spugna sia un serpente che striscia e pulisce. Mangiare la polenta in mensa.
Giovedì 21 gennaio 2021
Entrare all’ora in cui i bimbi sono in mensa. Mangiare pasta alla curcuma, lenticchie e (finto) purè di patate (che ha anche carote). Dover mentire ai bambini per farli mangiare il purè “che è quello della mamma”. Spiegare ad A. che non posso aggiungere altro formaggio alla sua pasta anche se lei dice che dovrei farlo “perché è scomparso quello che mi hai messo!”. Tornare in classe. Scoprire Pixi e subire i video dei Me contro te. Portare i bambini in palestra. Realizzare che continuo a scrivere della palestra, ma le classi sono diverse non è un’accademia militare. Prendere atto che la mamma di F. le ha fatto uno “scimmiòn”. Far fare una verifica di tecnologia sul coding. Dover prima capire tu cosa sia il coding. Alzare le barriere-astuccio tra i banchi. Aiutare un pochino (solo suggerimenti piccoli piccoli). Scoprire che immagine viene fuori dal coding. Organizzare una catena di lettura in attesa della campanella. Riconsegnare i bimbi alle mamme e ai papà.
Venerdì 22 gennaio 2021
Litigare con la sveglia. Prendere tutta l’acqua del mondo. Tornare nella IIC e ripassare il nesso “gn”. Dimenticarsi che l’iniziale del giorno e quella del mese vanno scritte in maiuscolo. Partecipare al compleanno dello gnomo Ignazio e dei suoi amici vari. Compilare un cruciverba. Spiegare prima cosa sia un cruciverba. Dopo l’intervallo tenere una spiegazione sul coding imparato ieri ma che già ormai è di casa. Avere dei bambini troppo svegli e dover far inventare a loro un coding. Accordare il permesso a D. di aiutare F. che è rimasto indietro. Commuoversi. Portare la classe in mensa. Essere fermato dalla preside che ti chiama in presidenza. Accettare la proposta di creare e gestire il blog d’istituto. Andare a mangiare dalla nonna.
25 gennaio 2021
Cominciare la settimana con un’alba infuocata. Avere due ore di supplenza in quinta. Leggere i finali inventati per la conclusione della storia di Roald Dahl letta a casa. Avere la conferma che la fantasia è un dono meraviglioso. Ripassare i pronomi personali soggetto e quelli complemento. Meravigliarsi per la bravura della classe. Scoprire che V. deve sistemare l’astuccio che è “indisordinato”. Spostarsi in prima. Stupirsi sempre del salto d’età. Spiegare il ritmo. Scoprire che è tutto un PA, TITTI, TEKETEKE, SHH. Passare l’ultima ora in terza in compresenza.
26 gennaio 2021
Passare la giornata lunga in IA. Essere sommerso da una valanga di “Lo sai che…” appena metto piede in classe. Studiare le parti del corpo ritagliando una scheda e incollando il manichino sul quaderno dopo averlo ricomposto. Accompagnare i bambini in mensa. Mangiare pasta e fagioli. Non essere comunque Pedro. Ridere da solo della battuta che capiamo in quattro. Pensare ad Amadeus e al festival. Tornare in classe. Portare i bimbi in giardino. Vederli felici. Godersi il cielo azzurro. Rientrare in classe e affrontare i giorni della settimana. Spiegare che sono ciclici e che ricominciano sempre da capo. Domandarsi se non sia sempre un ricominciare da capo. Avere più domande che risposte.
27 gennaio 2021
Provare a spiegare il male in IA. Riuscirci in parte. Raccontare della farfalla gialla. Ricordare. Sottolineare l’uguaglianza. Continuare la lezione. Affrontare la lettera R. Pensare ai frutti dell’inverno e disegnarli sul quaderno. Stanare la società carbonara di E. che, con il banco non distante dal cestino, raccoglie mine di matita da tutti i compagni (ne ha una tasca piena). Andare in palestra con i bimbi e raccontare di essere fantasmi in un castello infestato. Prestare attenzione al re e alla regina. Cercare di imparare “il corpo nello spazio”. Ricevere nuovamente i complimenti delle cuoche. Pensare che forse significa anche cominciare una dieta. Allontanare il pensie
28 gennaio 2021
Entrare direttamente all’orario della mensa. Credere fermamente che il riso al sugo sia un crimine. Mangiarlo comunque. Ricevere i complimenti da G. per la camicia che “è bella e con tanti bottoni diversi”. Ottenere le anticipazioni dalle cuoche sul pasto di domani: le cuoche si raccomandano di esserci perchè c’è la pizza. Tornare bambini per la notizia ricevuta e ricordare le posate sbattute sui tavoli a ritmo di “PI-ZZA PI-ZZA PI-ZZA!”. Aiutare a distribuire i pacchi di mascherine per le varie classi. Dover prima fare i conti di alunni per classe e mascherine per scatola. Perdere il conto. Fare compresenza in IIIC e fare una gara di E che unisce e È che spiega. Fare un dettato su E che unisce e È che spiega. Correggere.
29 gennaio 2021
Ricominciare in IIIC. Assegnare una verifica di italiano sulla fiaba. Curare un improvviso (e forse immaginario) prurito di M. con del semplice disinfettante. Scoprire che i desideri di K. sono “schiacciare la scuola e avere come padre Ronaldo”. Spostarsi in IA che ormai sta diventando “la tua classe”. Fare compresenza per un’ora di inglese. Riascoltare il “cheaigotudetoiletplis?”. Organizzare una gara di allaccio scarpe per l’ora di tecnologia. Tornare ufficialmente a essere chiamato “Matti” in alternativa al “Maestro Mattia”. Godersi con molta gioia la pizza della mensa. Avvertire il peso emotivo della settimana. Morire di sonno a letto alle 13.00.
Febbraio 2021
1 febbraio 2021
Alzarsi all’alba. Cominciare con due ore in IVC. Ripassare le frazioni, tutti i tipi, per due ore, per mille esercizi e fratto la mia abilità in matematica. Assistere a uno scatto d’ira di P. che non riesce a risolvere il problema. Sorridere quando, dopo che ha sbollito, riesce da solo con qualche piccola dritta. Spostarsi in IVA. Avvisare il maestro di musica con il quale sei in compresenza che la classe è “un tantino agitata”. Vedere lui sorridere perché è la sua prima lezione. Dirgli che sei serio. Avere la dimostrazione del “tantino agitata” tra un oboe e un clarinetto, tra suoni lunghi e suoni brevi. Spostarsi di nuovo e andare in IIIC. Finire un lavoro di storia. Rispondere di non aver giocato a Fortnite questo weekend e quindi aver fatto zero kill. Fingere di giocare perché essere forti a Fortnite è strumento per esercitare il potere.
02 febbraio 2021
Cominciare alle 10.30. Creare un pop-up con la IA. Vedere i bambini esplodere di gioia nell’aprire e chiudere il quaderno. Prestare a R. una matita rossa e dirgli che si chiama Pietro. Dimenticarsi di avere in classe un Pietro e vedere R. che una volta finito di usare la matita va a darla a Pietro. Rimanere con la maestra A. in classe durante la mensa perché nel pomeriggio si ha la donazione e non si pio andare a mangiare. Ascoltare e imparare da chi ha esperienza. Passare in mensa a scusarsi con le cuoche per la delusione provocata dalla mia assenza. Essere perdonati. Uscire da scuola e andare a donare.
03 febbraio 2021
Dimenticarsi la foto del giorno. Arrivare in ritardo nello scrivere il diario. Recuperare foto e scrittura in coda al Carrefour. Riepilogare. Tornare le prime due ore in IVC e dover far ripassare, dopo le frazioni, le rette e gli angoli. Essere stupefatti nel riuscirci. Scoprire che N. non colora le figure perché “io non vivo il tempo del vostro tempo, vivo in bianco e nero”. Fare due ore di attività motoria, una con la IIIC e una con la IA. Dover alternare giochi che trattano “Il corpo nello spazio” e giochi che raccontano “Il giardino con gli insetti (e le loro andature)”. Andare in mensa. Non saper rispondere ad A. che mi domanda perché il tempo scorra così veloce.
04 febbraio 2021
Cominciare alle 12.30. Scoprire l’eterno ritorno dei cavoletti di Bruxelles. Entrare in IIIC e scoprirne le regole. Appurare che le regole sono più scritte che attuate. Trattenere il pianto funesto alla domanda di K. che guardando la tua camicia presa in super saldo chiede “Ma tu sei ricco?”. Cercare di gestire il dramma di A. che ha “rubato” la migliore amica di T. che si dispera. Chiedersi perché in IIIC la ricreazione duri un’eternità. Ricevere da M. un origami. Ricevere da S. il secondo origami. Fare grammatica. Spiegare il nome. Analizzarlo in tutte le sue declinazioni. Scoprire che nidiata è “un insieme di nidi”. Faticare spiegando la differenza tra astratto e concreto. Non sapere cosa rispondere a V. che ti dice che lei l’ira la perc…
05 febbraio 2021
Dimenticare gli spicci a casa e decidere di fare l’abbonamento alle dieci colazioni al bar per non fingere più con se stessi. Fare quattro ore in IIB. Scoprire che A. ha le scarpe nuove “che non si bagnano perché sono in pelle di serpente”. Spiegare la settima decina. Scoprire cosa sono le coppie additive del sessanta. Ricevere all’intervallo corto un “ti voglio bene” detto da R. che si avvicina alla cattedra quando gli altri sono impegnati a fare la ricreazione. Cominciare a spiegare il regno vegetale. Gestire crisi di pianto varie perché “mi manca la mamma” e “il mio papà ba detto che il dentista deve mettermi lo smalto oggi pomeriggio”. Copiare dalla lavagna e scrivere i compiti. Andare in mensa. Chiudere la settimana sotto la pioggia alle 12.30.
08 febbraio 2021
Cominciare con un caffè lungo al bar. Avere quattro ore nella ormai fidata IA. Contare i “prodotti” e i cestini. Spiegare il 6. Fotocopiare è un verbo al presente e al futuro. Accordare diversi permessi per cominciare il famigerato quadernuovo detto tutto attaccato. Dover spronare G. che finge di sciogliersi sulla sedia perché “non ho più lo scheletro, sono senza forze!”. Confondersi ancora nel segnare alla lavagna i quadretti per distanziare le frasi, le parole e le lettere. Scoprire che il nome delle cose crea aspettative che spesso vengono deluse: il riso all’inglese non è altro che riso bianco. Trattenere le risate quando S. ti dice che “mia madre è siciliana, mio padre italiano”. Lasciare i bambini a fare l’intervallo con la notizia che “il CAMIANO ha più di ottanta denti!”.
09 febbraio 2021
Provare a gestire le emozioni che ricevi dai bambini quando gli dici di rappresentare il tempo partendo dai dipinti di Dalì e loro ti affidano la loro storia e i dolori. Rendersi conto di quanto la pandemia li abbia distrutti. Parlare di temi che si considerano appannaggio dei grandi ma che emotivamente i piccoli vivono e comprendono.
10 febbraio 2021
Prendere tutta la pioggia del mondo, davvero tutta. Tamponare il pianto di M. di IIIC che è finito in una pozzanghera e si è bagnato i calzini facendoglieli togliere e mettendoli sul calorifero prima di fargli cambiare le scarpe per motoria. Esercitarsi con la classe in matematica sull’associazione e la dissociazione. Schivare per un soffio la rediviva pappetta mela e banana come merenda all’intervallo. Fare le solite due ore di palestra del mercoledì. Giocare nello spazio. Meritarsi il pranzo.
11 febbraio 2021
Amare il giovedì che comincia con mensa e intervallo lungo. Scoprirsi maestri di cartotecnica e di disegno. Accettare la proposta di C. che ha la mamma che cura mostre e ti vuole far esporre a quella di Tiepolo che comincia domani.
12 febbraio 2021
Sentir fremere i preparativi per il Carnevale. Accogliere la tristezza dei bambini perché “non potremo fare la festa tutti insieme e divertirci come sempre”. Chiudere la settimana con la spiegazione sul nome. Conferire una laurea in linguistica a L. che mi chiede se Maremma è nome derivato da mare. Iniziare a sentirsi a casa.
15 febbraio 2021
Sbrinare la macchina alle 7.30 a una piacevolissima temperatura di -3°, ideale per cominciare la settimana. Realizzare che però la settimana è breve per il Carnevale. Sostituire la maestra di materie alternative e raccontare a tre soldini di cacio di ID la storia di Pinocchio per parlare di regole. Fare due ore di arte in IA per costruire le proprie maschere di Carnevale. Sentire dieci volte da G. che domani sarà il compleanno di suo padre. Non meritarsi il minestrone di farro. Uscire con il sole.
16 febbraio 2021
Avere sei ore e passarle in due III, alternando di due ore in due ore. Dover tener sotto controllo la glicemia di L. e passare momenti di ansia. Visitare il laboratorio scientifico di G. costruito tra la sua sedia e il suo banco con il suo giubbotto. Portare i bambini in giardino dopo mensa. Fare due ore di sostegno con J. e trovare modi fantasiosi per insegnargli i colori in inglese. Fare le ultime due ore ripassando il nome. Rattristarsi quando F. ti dice che “femminuccia” per lui è dispregiativo e non vezzeggiativo perché il padre lo chiama così per prenderlo in giro. Continuare a pensare a questa cosa anche arrivati a casa.
17 febbraio 2021
Cominciare con palestra. Continuare con palestra. Dividere in modo equo le chiacchere che arrivano come merenda. Mangiare le chiacchere. “Ascoltare” è sempre un verbo al presente. Aiutare A. che ha crisi continue di autostima in matematica. Assaggiare il menù di Carnevale per non fare un torto alle cuoche. Uscire poi a pranzo per festeggiare tua madre. Assaporare la libertà di due giorni di vacanza.
22 febbraio 2021
Tornare a scuola ed essere sommersi dai “Lo sai che…” della IC. Sorprendersi per il racconto della discesa fatta in slittino da G. durante le vacanze di Carnevale (discesa che a suo dire è “quella più grande del mondo”). Fare quattro ore di supplenza di religione. Non poter ammettere di aver bisogno tu di un miracolo. Spiegare la Creazione in I, i discepoli in II, Abramo (“No F., non Lincoln”) in III. Essere pronto per il sacerdozio. Non saper rispondere a C. che ti chiede “Perché hanno ucciso Dio?”. Essere immediatamente scomunicato quando sei quasi in odore di santità.
23 febbraio 2021
Cominciare con una supplenza in una classe nuova ed essere accolto da I. che ti dice “Come sei muscoloso”. Ringraziarla e pensare ai chili presi nell’ultimo periodo. Spostarsi in IA e fare una verifica di scienze. Essere vestiti in palette con il pranzo della mensa. Fare italiano nel pomeriggio in III. Cambiare i posti spostando i banchi dopo gli attenti calcoli astrofisici della maestra che conosce bene le dinamiche della classe. Consolare la disperazione di C. che ha perso il suo righello con la lente di ingrandimento incorporata. Ringraziare la campanella.
24 febbraio 2021
Avere due ore in III, una in V e una in I. Fare rispettivamente attività motoria, matematica, storia e ancora attività motoria. Dare una nota ad A. e provare a spiegargli che è per il suo bene. Consolare M. che ha preso 5 in matematica dicendogli di aver preso una volta un 2 in greco. Ricevere l’applauso della classe. Mangiare in mensa. Riscoprirsi ermetici. Dimenticarsi di scattare la foto. Rimediare.
25 febbraio 2021
Arrivare alle 12.30. Mangiare con la IV e poi andare a fare l’intervallo con la I. Trovarla già in giardino. Dover frenare lo sciame di soldini di cacio che ti corre incontro per abbracciarti. Rallegrarsi per il sole oltre che per l’affetto e per i legami che si stanno creando. Fare una verifica sulla collina in III. Risentire termini come “colline moreniche” e “colline tettoniche” o come “calanchi”. Faticare nel non suggerire. Sorridere dietro la mascherina.
26 febbraio 2021
Fare pomeriggio. Portare i bimbi in giardino. Ricevere da G. un mazzo di fiori. Respirare. Essere felici.
Marzo 2021
01 marzo 2021
Fare quattro ore in due quarte. Ripassare gli aggettivi possessivi e dimostrativi. Introdurre quelli indefiniti e numerali. Sentirsi adeguato.
02 marzo 2021
Conoscere una nuova prima. Passarci sei ore. Andare in mensa. Trascorrere con loro l’intervallo. Fare musica. Correre in palestra. Leggere Mario Lodi. Prendersi cura. Affezionarsi. Riconsegnarli ai genitori. Essere grato.
03 marzo 2021
Avere quattro ore di supplenza. Rendersi conto della zona arancione. Far preparare i bambini della classe per andare a casa per accertato caso covid. Dire ai bambini che tutte le emozioni sono legittime. Accogliere il pianto di E. che ha i genitori separati e non vedrà il padre per due settimane. Tentare di placare la rabbia di A. che lontano dai compagni non vuole più stare. Lasciare alla custodia della maestra che arriva dopo l’intervallo i bambini che ancora non sono tornati a casa. Spostarsi nella solita prima. Portarli in palestra. Apprendere da G. che “Sei il mio maestro preferito”. Realizzare che sono anche l’unico maestro che lei vede. Giocare al gatto e il topo. Richiamare silenzio in mensa così forte da zittire non solo la tua classe ma l’intera mensa, così da ricevere il consenso delle cuoche. Trasformare la buccia dell’arancia in ragnetto e riscuotere successo tra i bimbi. Chiedere a P. chi tra G., M. e S. che vorrebbero fidanzarsi con lui, preferisca. Sentirsi rispondere “Nessuna”. Provare a gestire tutte le emozioni provate oggi.
04 marzo 2021
Rivivere l’incubo. Chiudere tutto. Non avere tempo per organizzarsi. Avere troppo tempo per pensarci e provare emozioni. Combattere i rigurgiti della depressione.
11 marzo 2021
Faticare nel riorganizzarsi soprattutto mentalmente. Tenere a bada la tristezza da terza ennesima chiusura che richiama insicurezze e fortifica un sistema lavoro che sembra respingerti. Rivivere le insicurezze e la distruzione del proprio mondo. Necessitare di silenzio. Poter essere in presenza con i bambini BES e DSA che ne fanno richiesta. Puntare all’inclusione collegandosi con la classe su MEET. Celebrare la giornata internazionale della donna. Insegnare che non si è mai troppo piccoli per rivendicare i propri diritti. Correre tra le aule a sistemare connessioni, LIM, microfoni, computer, case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale. Attendere le nuove disposizioni. Sentirsi utili. Fare colazione d’asporto.
16 marzo 2021
Riprendersi dal vaccino. Poter continuare in presenza con i bimbi che ne fanno richiesta collegati con gli altri in DAD. Avvertire meno fatica. Godersi la magnolia in fiore di fronte al bar. Domandarsi se sia in effetti una magnolia. Sorridere a C. che ti dice che oggi viene a prenderlo suo padre “con il SUB che va veloce”. Muoversi virtualmente tra la I e la III. Continuare con le quattro operazioni in matematica e il nome e l’articolo in italiano. Distruggere i dischi dei freni. Respirare la primavera.
19 marzo 2020
Chiudere un’altra settimana di DDI. Essere sopravvissuti. Aver accompagnato in presenza i BES. Aver fatto ascoltare musica classica mentre lavoravano. Essere pronti per celebrare la giornata mondiale della felicità. Trascrivere le risposte date dai bambini su cosa sia per loro la felicità: per L. la felicità è impennare con la sua bici, per A. è iniziare la giornata, per R. sono i panini imbottiti che si prepara per merenda, per K. è avere una famiglia serena, per tutti la felicità è la scuola gli amici i genitori. Fare una menzione speciale: F. vuole andare al mare con i piedi nella sabbia sul bagnasciuga. Domandare ai bambini come si scopre la felicità. Lasciare questo quesito come compito a casa. Domandartelo anche tu. Diventare grandi come punto nevralgico. Preparare la nuova settimana. Leggere. Stare in giardino. Scrivere il diario in ritardo e le cose alla rinfusa. Sorridere.
25 marzo 2021
Vivere la piena primavera. Fare un nuovo abbonamento alle colazioni del bar. Sperare nelle voci che vorrebbero presto i bambini di nuovo in presenza a scuola. Ripassare le preposizioni semplici e articolate. Correggere in verde e non in rosso. Spiegare che “Saluto i miei fra” non include alcuna preposizione semplice. Scoprire la passione di C. che scrive “Sono andato a totani”. Portare i bimbi in quella che chiamano “caffetteria” e che altro non è se non la macchinetta del caffè. Celebrare il Dantedì con una canzone dello Zecchino d’oro.
29 marzo 2021
Costruire un cartellone con le tappe dell’evoluzione dell’uomo con i bambini in presenza della IIIC. Avere la meravigliosa idea di far usare materiale di recupero, ma soprattutto le tempere e la colla a caldo come un Giovanni Muciaccia qualsiasi. Vedere i bambini felici sviluppare la loro creatività. Ricevere i complimenti delle mamme all’uscita perché “Se non fanno anche queste cose come fanno a capire per cosa sono portati?”. Tornare in classe. Pulire per un’ora il disastro risultante con il sorriso. Uscire al sole. Amare l’ora legale. Rimanere in maniche corte.
30 marzo 2021
Crescere è sperimentare e sperimentarsi. Non saper usare la colla a caldo e bruciarsi più volte. Completare grazie alla fantasia dei bambini il cartellone sull’evoluzione dell’uomo. Sporcarsi le mani serve e a volte serve anche sporcarsi i piedi. Strofinare bene per farli tornare puliti. Vedere i bambini ancora più felici di ieri. Essere felice anche tu.
31 marzo 2021
Ultimare il lavoro aggiungendo i dettagli finali. Appendere il cartellone nel padiglione delle terze. Gioire. Prepararsi per le vacanze di Pasqua. Dare conferma a G. sul fatto che sarai ancora con loro non appena torneremo a scuola. Respirare.
Aprile 2021
08 e 09 aprile 2021
Rientrare in presenza. Trovarsi dopo un mese un po’ spaesati. Provare gioia sconfinata nell’andare a dare il bentornato alle “tue” classi. Cogliere il valore del fare comunità che la scuola offre. Fare due giorni comprendo un sostegno. Mettere due cerotti a J. che con le scarpe nuovo che mostra fiero di continuo si è procurato due vesciche giganti ma “Sono troppo belle e dovevo tenerle”. Mediare tra didattica e meritato tablet. Costruire un telefono di cartone con N. che ci tiene, dopo aver finito il lavoro, a realizzarne uno anche per G. che “Così è felice”. Tornare in mensa. Tornare a svegliarsi presto e prepararsi di corsa. Tornare al bar. Tornare. Sentirsi “frullati”. Farsi domande. Provare emozioni. Accogliere quelle dei bambini
12 aprile 2021
Iniziare la settimana in IVC che cambia aula e padiglione per la sostituzione della LIM. Compiere la migrazione. Attendere il silenzio. Correggere tutti i compiti delle vacanze di matematica. Spostarsi in IA. Ricevere una collana fatta di lana, pasta e pasta di sale da L. che ti fa inginocchiare e chiudere gli occhi per mettertela al collo. Trattenere le lacrime. Andare in mensa mostrandola fiero.
13 aprile 2021
Far fare in I la verifica di scienze sul gusto. Introdurre la primavera. Migliorare nello scrivere alla LIM. Rendersi conto di quanto la chiusura di marzo abbia fatto perdere ai bambini in termini di comportamento, attenzione e apprendimento. Andare in mensa con il menù primaverile. Non trovare un perché alle domande dei bambini confusi dal fatto che ci sia la pasta fredda e quindi la pasta sia effettivamente fredda. Annotare una confusione generale sul tema. Sorridere.
14 aprile 2021
Essersi ormai settati sul mercoledì in IIIC e in IA con due ore di motoria. Riflettere sul fatto che le supplenze ti facciano girare e forse è meglio così perché sei ancora (e forse lo sarai sempre) spaventato dalla routine.
15 aprile 2021
Tamponare le esigenze in IIIC e passare le quattro ore del pomeriggio lì. Fare italiano. Rispiegare la regola dell’apostrofo. Portare un attimo fuori A. che è molto nervoso da quando è tornato perché “Non mi vede nessuno a casa”. Abbracciarlo infrangendo per un attimo le regole che non riescono a vincere l’empatia.
16 aprile 2021
Tornare in IVA dopo diverse settimane. Trovarli molto migliorati a livello di comportamento. Esserne contento e fare i complimenti alla classe. Avere successivamente due ore di supplenza di materie alternative per chi non si avvale dell’insegnamento della religione. Completare un lavoretto a mosaico. Far scegliere ai bambini la musica. Gioire della multiculturalità ed essere fiero di essere elemento importante nel processo di integrazione. Sorprendersi quando H. chiede di ascoltare Vivaldi. Imparare da M. che ti spiega l’Islam e che ti dice che “Tutte le religioni dovrebbero andare d’accordo insieme”.
19 aprile 2021
Entrare più tardi rispetto all’orario previsto per fare musica in IA. Conoscere Gedeone il Peperone e i suoi suoni forti e suoni deboli. Andare due volte in mensa per portarci prima la I e poi la III perché le classi mangiano a orari scaglionati. Mangiare una volta sola nonostante le provocazioni delle cuoche. Resistere. Portare la III in giardino. Avere nel pomeriggio i primi due colloqui con i genitori di due alunni. Uscire soddisfatto da uno e sconfortato dall’altro. Essere tranquillo con la propria coscienza e dispiaciuto per l’incomunicabilità.
20 aprile 2021
Fare due ore di scienze in I. Cercare di individuare i frutti della primavera. Dare la parola a I. che ti dice “Ho detto pesca perché mi è venuto come pensiero nella testa ma non so se è giusto”. Sorridere realizzando quanto sia bella l’espressione “mi è venuto come pensiero nella testa”. Andare in mensa. Spostarsi in IVA. Fare una ramanzina ai bambini che con la supplente precedente “hanno fatto i selvaggi”. Fare due ore di inglese. Sfidare la classe nei tongue-twister. Sorvegliare la classe durante la lezione con la madrelingua che si chiama Bianca ma parla anche a te solo in inglese. Fugare i dubbi di M. che quando lei si presenta lui dice “Ah, ma quindi Madrelingua non è il tuo nome!”. Fugare anche i dubbi di K. che alza la mano per domandare “Ma quindi Madrelingua non è solo la Regina Elisabetta?”. Far calare il sipario su questa stramba giornata. Uscire da scuola di buonumore.
21 aprile 2021
Cominciare con una supplenza in VE. Parlare della fondazione di Roma visto che ricorre proprio oggi. Festeggiare Roma con un inedito “Tanti auguri a te, tanti auguri a te”. Portare la classe in palestra. Spostarsi in I. Far fare ai bambini la verifica su maggiore, minore e uguale con Coccodrillo Lillo che apre la bocca per mangiare il numero più grande. Andare in mensa. Trovarsi come pranzo una piadina fontina e prosciutto. Rallegrarsi di questi menù innovativi che ai tuoi tempi ti sognavi.
22 aprile 2021
Passare la giornata nelle terze. Fare due ore in IIIB a fare scienze sui cicli naturali. Spostarsi poi in IIIA per fare un’ora di musica e una di geografia.
23 aprile 2021
Avere nuovamente classi diverse. Memorizzare i nomi come sfida personale. Fare la Pixel Art di una farfalla in I. Esercitarsi con le addizioni dei numeri da zero a dieci. Spostarsi in V e avvertire il salto di età in modo sorprendente. Spiegare l’apparato locomotore con lo scheletro di classe che i bambini chiamano Gionni “o Gionnina maestro se è una femmina”. Sentirsi meno vecchi quando a fine lezione le bambine (che ormai sono quasi ragazze) ti chiedono se hai Tik Tok. Realizzare invece di esserlo rispondendo alla loro domanda che sei troppo anziano per avere un profilo. Tentare a giustificarti dicendo “Ma ho Instagram!” e registrare le loro facce schifate.
26 aprile 2021
Fare solo due ore spiegazione sugli aggettivi. Avere il richiamo del vaccino dell’epatite e prendere le prime due ore di permesso della tua vita.
27 aprile 2021
Annotare che tutte le annotazioni della giornata si azzerano quando L. di IIIA viene alla cattedra e ti chiede un abbraccio perché “Il mio gatto di diciott’anni sta morendo e sono triste perché c’era già quando sono nato e mi mancherà tantissimo”. Accontentare la sua richiesta.
28 aprile 2021
Cominciare il mercoledì significa portare i bambini in palestra per ginnastica. Tornare in classe e spiegare i numeri decimali con la carta millimetrata. Spostarsi in IC e fare una filastrocca sull’olfatto. Correggere la filastrocca e valutare i disegni dei bambini che dovevano rappresentarsi mentre annusavano qualcosa di profumato. Accordare il permesso a S. di disegnarsi mentre mangia un piatto di pasta con le vongole perché è il suo profumo preferito.
29 aprile 2021
Passare il pomeriggio in VC. Andare in mensa. Tornare in classe. Dare la prima nota della tua vita dopo l’intervallo perché durante la ricreazione metà della classe gioca a picchiarsi e a chiudersi in bagno “nonostante i ripetuti richiami”. Rendersi conto che dopo l’uso di questa locuzione la trasformazione in adulto è praticamente completata. Esercitarsi con la classe in vista delle prove INVALSI di inglese.
30 aprile 2021
Trascorrere la giornata nelle seconde. Fare motoria e musica in IID.
Maggio 2021
03 maggio 2021
Ricominciare. Fare solo un’ora in IA prima di essere chiamato per aiutare la maestra C. con N. che oggi è molto agitato. Provare rabbia per la condizione di N. che non viene accettata dai genitori. Provare subito dopo compassione. Provare infine tristezza per la sofferenza che N. non ha scelto di vivere ma che da sola la scuola pubblica non è in grado di alleviare. Tornare a casa con la pancia ribaltata. Accusare emotivamente il colpo. Andare a letto presto.
04 maggio 2021
Cominciare dopo l’intervallo corto con due ore in IA. Fare scienze e in particolare l’olfatto. Scoprire che per R. un odore gradevole è “il succo di cioccolato”. Non capire esattamente cosa intenda nemmeno dopo svariati tentativi di spiegazione da parte sua. Scoprire che a G. fanno paura i ragni perché lei non vuole diventare Spider-Man. Fare le quattro ore del pomeriggio come capita sempre ultimamente di martedì due in IIIB e due in IIIA. Avere la lezione di musica da fare all’ultima ora. Ascoltare Jovanotti e De André per trovare le rime, le similitudini e gli aggettivi. Cantare con i bambini. Scoprirsi felici.
05 maggio 2021
Sostituire la docente di II che segue anche le V che oggi hanno gli INVALSI di inglese. Rivedere la IIE. Esercitarsi su articolo, nome e aggettivo. Spostarsi in IA. Fare un’ora di matematica con “gli amici del dieci”. Portare la classe in palestra. Trovare la palestra occupata dallo specialista di musica che sta registrando il progetto di fine anno. Inventarsi attività motoria alternativa in atrio con metà dello spazio. Vedere comunque i bambini felici. Andare a mensa. Aiutare I. che ha perso un dente. Dirgli di aspettare il topino. Sentirsi rispondere che da lui “passa la fatina che è più bella”.
06 maggio 2021
Cominciare alle 12.30. Fare sorveglianza in VC. Portarli fuori a giocare e a godersi il sole di primavera. Registrare che dalla I alla V il mal di testa provocato dall’intervallo è sempre lo stesso. Andare a fare supplenza in II. Portarli in palestra e insegnare loro Pac-Man. Sedare un principio di “rissa” perché “Ma E. non rispetta le regole!”. Tornare in classe e avere tecnologia. Spiegare i materiali. Aspettare che tutti finiscano di scrivere. Riconsegnarli ai genitori.
07 maggio 2021
Dimenticarsi gli occhiali a casa. Sentirsi chiedere “Ma lo sai che sei super diverso senza occhiali?”. Trascorrere quattro ore in IIIC. Farne due di italiano e due di arte. Far fare ai bambini il lavoretto per la festa della mamma. Accettare l’invito della maestra C. a farlo anche anche tu. Portare a casa il lavoretto dopo circa quindici anni che non portavi a casa un lavoretto. Vedere tua mamma che si commuove come quindici anni fa. Tuffarsi nel meritato weekend.
10 maggio 2021
Comprare (forse) l’ultimo abbonamento colazioni al bar di fronte a scuola. Avere in piano di fare una compresenza in IA. Accettare la richiesta di supporto a N. della maestra C. perché oggi ha il raccordo con la scuola secondaria. Rendersi conto di tutte le problematiche che la scuola pubblica inevitabilmente ha nella gestione di situazioni delicate. Riconfermare che soltanto l’empatia è la chiave di tutto. Chiudere molto provato dalle ore trascorse.
11 maggio 2021
Avere la giornata lunga e passarla in IA, in V5 e in IIIC. Fare scienze, mensa, intervallo e geografia. Sentirsi ormai a proprio agio. Affezionarsi.
12 maggio 2021
Presentarsi a scuola alle 7.30 per organizzare la somministrazione delle INVALSI di matematica. Fare la prova in IIE. Non poter aiutare minimamente. Avere quarantacinque minuti di silenzio totale. Ringraziare le INVALSI. Ottenere un cassetto personale con sopra il tuo nome. Realizzare che è solo per tenerci dentro le prove che dovrai correggere lunedì. Esserne comunque felice. Spostarsi in IA. Giocare a Pac-Man in palestra. Andare in mensa.
13 maggio 2021
Passare quattro ore in IIIC. Accogliere il dolore della maestra C. che si confessa su cose personali con te all’intervallo. Scoprirsi adulto. Faticare a scindere lavoro e umore personale. Resistere. Fare geografia. Leggere la storia di Nonmimporta che alla fine impara a dire “Mi importa!”.
14 maggio 2021
Avere due ore di italiano una in IVD e una in IVE. Leggere i loro testi descrittivi su mostri inventati. Scoprire che L. ha immaginato SuperSoLillo e P. ha inventato il Minions-Rex. Sorridere molto. Ripassare il congiuntivo con la canzone di Lorenzo Baglioni. Non riuscire a togliersi quella maledetta canzone dalla testa per tutto il pomeriggio. Fare due ore di storia in IIIC. Concludere un’altra settimana. Avvicinarsi sempre di più alla fine della scuola.
17 maggio 2021
Subentrare come supplente fisso della IIIA e IIIB per la malattia di una maestra. Doversi settare su musica e scienze. Spiegare la lezione e vedere i bambini entusiasti. Avere poco tempo per concludere il programma. Fissare verifiche e interrogazioni cercando di non apparire “il supplente cattivo”. Trovarsi bene. Essere contento. Avvertire il peso della responsabilità e il piacere di diventare nel giro di due ore un punto fisso di riferimento. Dialogare con “il team delle terze”.
18 maggio 2021
Arrivare a scuola prima per correggere le prove INVALSI. Scoprire l’aula computer. Avere due ore a disposizione e passare a supporto della maestra C. con N. cantando canzoni dello Zecchino d’Oro. Scoprire che la memoria anche dopo anni non tradisce. Rivivere il periodo in cui cantavi in un coro. Andare in mensa. Fare intervallo. Intrattenere i bambini con video di enigmi trovati su YouTube. Fare due ore di ripasso in vista della verifica di musica.
19 maggio 2021
Tornare un’ora da N. e cantare nuovamente. Tornare in IA per attività motoria. Fare mensa e intervallo in IIIB.
20 maggio 2021
Accogliere alla prima ora la IIIB. Commuoversi quasi perché mentre attendete i bambini che arrivano con il pulmino quelli in classe tirano fuori un libro e leggono. Spostarsi in mensa in IIA. Chiedere una fila ordinata e non fare come le pecorelle. Sentirsi rispondere da F. che “siamo tutti pecorelle e Gesù è il nostro pastore”. Spostarsi in IIIC. Odiare la riduzione in scala.
21 maggio 2021
Avere solo due ore. Passarle sul sostegno in IIIA con J. che fa tutte i compiti assegnati. Essere fiero di lui. Avere poche settimane ancora. Esserne in parte felice e in parte triste.
24 maggio 2021
Cominciare la settimana di interrogazioni matte e disperatissime. Portare a casa la metà dei giudizi che ti eri prefissato. Vedere i bambini comunque a loro agio. Essere soddisfatto del risultato. Portarli in palestra.
25 maggio 2021
Bissare la giornata precedente avendo due ore in più. Aggiungere all’interrogazione, oggi in IIIA, le ore di sostegno con J. che lavora molto bene. Portarli fuori a fare l’intervallo. Scoprirti allergico ai pollini o al sole o a qualcosa che fa starnutire e prudere insieme. Darsi un contegno. Tornare in classe per far cambiare le scarpe ai bambini e portarli in palestra.
26 maggio 2021
Dover gestire lo sventramento di un piccione da parte di una cornacchia di un quintale che decide di eseguire il suo banchetto a un metro dalle classe che ha tutte le finestre in prima fila sul giardino. Giustificare il tutto dicendo che in fondo è quello che abbiamo appena studiato in scienze nella catena alimentare. Ringraziare di avere la mattina perché dopo pranzo non sai come avresti reagito.
27 maggio 2021
Cominciare la mattina con la barzelletta di F. che ti chiede “sai qual è l’animale più veloce del mondo? il perché sta il pole-position” tutto d’un fiato e tutto attaccato. Ridere più del dovuto. Interrogare in scienze tenendo lontano il vicinissimo ricordo della cornacchia. Dare due “obiettivo pienamente raggiunto”. Essere fiero.
28 maggio 2021
Avere solo due ore. Passarle il IB a ripassare “le parole bagnate” (che derivano da acqua). Correggere una frase da dettare aggiungendo anche il papà alla “mamma che lava i piatti nell’acquaio”. Essere nuovamente fiero di te stesso. Risentire la parola “acquerugiola” che probabilmente resiste solo nell’uso della scuola primaria. Ritrovarsi stanco che più stanco c’è solo il letargo.
31 maggio 2021
Cominciare il penultimo lunedì di scuola. Stare con J. a mensa e all’intervallo. Finire il giro di interrogazioni di musica in IIIB. Morire di caldo in palestra.
Giugno 2021
01 giugno 2021
Realizzare che è davvero l’ultima settimana piena di scuola. Avvertire un principio di magone e groppo in gola. Fare due ore di supplenza e una gara di riconoscimenti loghi di auto con J. che puntualmente ti batte. Andare a mensa. Trascorrere l’intervallo in giardino. Finire di interrogare in musica anche in IIIA. Giocare in palestra. Morire nuovamente di caldo.
03 giugno 2021
Finire il giro di interrogazioni di scienze in IIIB. Essere soddisfatto. Sentirsi all’altezza. Somministrare una verifica sull’Inno di Mameli in occasione del 2 giugno. Riscontrare problemi con la parola “patriota” sconosciuta ai più. Ricordare che l’Inno si canta in piedi con la mano destra sul cuore. Avere difficoltà con mano destra e mano sinistra e su dove si trovi il cuore. Cantare con fierezza.
04 giugno 2021
Avere le (ormai) solite due ore del venerdì. Passarne una in IVA e una in IVD a risolvere problemi con domande nascoste. Trattenere il pianto sul “Maestro ci mancherai. Ma torni l’anno prossimo?”.
07 giugno 2021
Svegliarsi presto per andare in gita. Raggiungere a piedi il Castello Borromeo scortati dai vigili. Spiegarne la storia. Inventarsi botanici con l’applicazione che riconosce le foglie. Provare tanto tanto caldo. Consumare il pranzo al sacco. Vedere i bambini felici come se fossero andati all’altro capo del mondo. Tornare a casa con un’abbronzatura discutibile e il coppino bruciato. Essere stanco ma felice.
08 giugno 2021
Vivere l’ultimo giorno. Viverlo assorbendo tutta la fine possibile. Ripercorrere con la mente questi sei mesi. Ricevere lettere di saluto da parte dei bambini. Ricevere dei dolci come ringraziamento da parte dei genitori. Passare a salutare tutti, dalle maestre alle bidelle, dalle cuoche alle classi viste anche solo per un’ora. Accompagnare i bambini all’uscita per l’ultima volta. Uscire da scuola dopo aver gatto gli scrutini. Realizzare che (per ora) è davvero la fine. Ringraziare.